La sopa, ovvero la zuppa castigliana

Uno dei piatti tipici della cucina spagnola è la sopa castellana, ovvero la zuppa castigliana o zuppa d’aglio. Qualsiasi parte della Spagna visiterete, non sarà difficile trovarla come piatto nei menù dei ristoranti in cui andrete. Io l’ho assaggiata e, anche se quando l’ho vista sono rimasta un attimo perplessa per l’aspetto, vi posso assicurare che l’ho trovata veramente buona e molto gustosa. Ed è anche semplicissima da preparare! Nell’antichità questo la zuppa castigliana costituiva un ottimo spuntino mattutino, giacché si usava fare colazione all’alba con un caffè e, dopo qualche ora di lavoro, si mangiava la zuppa per riprendere le forze. Non essendo un piatto a base di carne, costituisce anche uno dei piatti principali del periodo di quaresima in alcune parti della Spagna, soprattutto nella zona madrilena, dove la zuppa prende il nome di sopa de ajo madrileña. C’è anche un drammaturgo che ha dedicato un poema alle virtù della zuppa, Ricardo de la Vega, vissuto fra ‘800 e ‘900 a Madrid!

Sopa castellana

Siete virtudes
tienen las sopas
quitan el hambre,
y dan sed poca
Hacen dormir
y digerir
Nunca enfadan
y siempre agradan
Y crían la cara
colorada.

Nasce come piatto della cucina popolare e si può trovare oggi con molte varianti in tutta la Spagna, ma anche in altre parti del mondo, tanto che a me fa un po’ pensare al pane cotto della nostra cucina. Gli ingredienti base della zuppa originale sono l’acqua, il pane raffermo, l’aglio, la paprica e l’uovo. Col tempo sono stati aggiunti nuovi ingredienti a darle sempre maggiore gusto e a renderla una zuppa più raffinata.

Ingredienti (per 4 persone)
4 spicchi d’aglio
4-5 fette sottili di pane raffermo
1 l di brodo (vegetale o di carne)
1 cucchiaio di paprica
olio di oliva extra vergine
sale
1 uovo a persona

In una pentola soffriggere l’aglio (intero o tritato, a seconda dei propri gusti) con un po’ d’olio. Fare il soffritto a fiamma bassa, in modo da non bruciare l’aglio. Aggiungere il pane a fettine e mescolare bene per farlo tostare e fare in modo che assorba l’olio. A questo punto togliere la pentola dal fuoco e aggiungere la paprica, mescolare e, quindi, versare il brodo, intiepidito, a poco a poco. Rimettere sul fuoco e lasciare cucinare fino a quando bolle. A cottura ultimata, aggiungere le uova una ad una e mescolare, in modo tale che il calore della zuppa faccia cucinare bene le uova.

Come vi accennavo precedentemente, questa è la versione più povera della zuppa, ma è quella tradizionale. Oggi la zuppa viene arricchita con altri ingredienti, come il jamón serrano, il chorizo o il lomo, tagliati a cubetti o a listarelle e aggiunti alla cottura subito dopo il pane, in maniera tale che si tostino bene. Altri ingredienti che possono dare maggiore sapore alla zuppa sono l’alloro e il prezzemolo. La paprica da utilizzare può essere sia dolce che piccante, a seconda dei propri gusti, oppure si possono usare entrambe e mischiarle.

La zuppa, di solito, viene servita nelle pentole di terracotta molto calda. Oggi si usa molto metterla in forno qualche minuto prima di servirla in modo che si formi una patina crostata.

Buon appetito 🙂

Un commento su “La sopa, ovvero la zuppa castigliana”

  1. La mangio ogni volta che mi reco a Puerto la Cruz, in Tenerife, al ristorante “Los Gemellos”… La fanno con l’aglio tagliato a fettine sottili, in abbondanza, il piccolo difetto è che il pane usato non è come il nostro. Il lo faccio con fette di pagnotta casereccia leggermente tostato… Per il resto seguo la ricetta di cui sopra. Buonissima…. La mia passione. Riscalda il corpo e il cuore… PROVATELA E L’AMERETE!!!

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